Stamattina in Chiesa, tutti gli altari (quello Maggiore e quelli laterali) erano pieni di reliquiari. Ne ho contati circa una ventina, bellissimi.
Appena ho realizzato ciò sono stata investita da un grande senso di Festa. Festa in cui il Cristianesimo celebra i suoi Vip. Una sorta di Christian Pride.
Poi mi sono chiesta: perchè questo culto, antichissimo, della reliquia? perchè questa ostentazione di resti umani comunque segnati dalla terribile umiliazione della morte?
In fin dei conti: chi è il Santo? E cosa c'è da festeggiare?
Il Santo è semplicemente un uomo comune che ha fatto però un'esperienza straordinaria dell'Assoluto e, soprattutto!, è riuscito a trasmetterla ai suoi simili.
Se Dio è l' "Infinitamente Prossimo" e il "Totalmente Altro" al punto tale da sfuggirci da tutte le parti, il Santo è quell'uomo capace di imbrigliarLO per un attimo, dimostrarLO, renderLo più comprensibile e familiare, tradurLo in una Carne dentro a una Storia.
In quelle teche c'è materia che è stata in-formata, con-formata, tras-formata dallo Spirito. C'è materia che, in morte come in vita, suscita sentimenti di fiducia, speranza, accoglimento, non-giudizio, comprensione. C'è materia che, in morte come in vita, eroga potenza, forza, energia,guarigione, miracolo, mistero.
E se una Lady mostra i suoi gioielli, un Casato i suoi stemmi, un'Arma le sue medaglie, una Griffe i suoi testimonials, una squadra le sue star, la Comunità cristiana si gloria dei suoi Santi.
Dentro a una reliquia c'è POLVERE DI STELLE.
cta
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