20/12/2007

Il Piccolo Principe

libri, vita, essenzaLe Petit Prince
Considerato un classico mondiale della letteratura per bambini, personalmente penso sia un libro indispensabile per gli adulti perchè "tutti i grandi sono stati bambini (ma pochi di essi se ne ricordano)"
L'autore è Antoine de Saint-Exupéry, un eroe dell'aviazione francese che scomparve in una missione di guerra. Sparì letteralmente: non si trovarono mai i suoi resti, si dissolse come un vero personaggio delle favole, come il suo amato Piccolo Principe.

Conosco questo capolavoro da almeno 25 anni, l'ho letto parecchie volte e, in tempi diversi , mi sono identificata in tutti i suoi personaggi e nelle storielle raccontate: l'elefante dentro il boa, la pulitura dei vulcani, il Piccolo Principe, l'Aviatore, la rosa, i baobab, il re, l'ubriacone, il lampionaio, l'uomo d'affari, la volpe...
Sono piccole parabole sull'ottusità, il possesso, l'incapacità a vedere oltre, la vergogna, lo stupore, l'entusiasmo, l'affetto, la responsabilità, la pazienza, il rito, l'appartenenza, la fedeltà, l'unicità dell'essere, la morte. Il tutto incorniciato dal grande sentimento dell'amicizia fedele.

Qualche sera fa l'ho riletto tutto d'un fiato e mi sono commossa.
Alcune frasi estrapolate dal contesto possono dire poco; per me sono delle "ancore" capaci di rievocare tutto il denso contenuto del libro:

"io cerco di descriverlo per non dimenticarlo. E' triste dimenticare un amico"
"il paese delle lacrime è così misterioso..."
"Ma sì, ti voglio bene, e tu non l'hai mai saputo per colpa mia"
"Per favore... addomesticami"
"io sono responsabile della mia rosa"
"sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico"
"Anch'io oggi ritorno a casa... è molto lontano... non posso portare appresso il mio corpo: è troppo pesante. Sembrerò morto ma non sarà vero."
"Non si vede bene che col cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi"
cta

18/12/2007

nostalgia

nostalgia, straniero, BellezzaA volte, soprattutto all'imbrunire e se sono stata a contatto con delle Cose Belle, mi assale uno strano stato di inquietudine... come se fossi fuori posto, non a casa mia.
Mi sembra di non appartenere a questo tempo nè a questo spazio, mi sembra di essere straniera a questa terra... La parola che più si presta a nominare ciò che sento è: nostalgia.
Di cosa, non so.
E' un'esperienza che costantemente mi accompagna fin da quando ero giovane. E' dolorosa, dolcemente dolorosa, e la saggezza degli anni e delle esperienze vissute l'hanno mitigata solo in parte, lasciando inalterata la sua natura misteriosa. Trovo sollievo e ritrovo equilibrio soltanto con una scelta di resa alla Vita che mi invade...
"... e quando mi assale la Dura Nostalgia, allora mi arrendo alla Dolcezza..."

14/12/2007

Stella Cadente e Fos Ilaron

cometa Hyakutake, Infinito, emozione, connessione Stasera, rincasando dal lavoro, alle 22.07, lat. N: 45.45, long. E: 12.10, ho visto una stella cadente!
Mi sono emozionata come fosse la prima che vedevo in vita...

Ho imparato ad apprezzare questi momenti in cui mi sento connessa con l'Universo intero; sono Doni, sono aperture non ordinarie verso dimensioni del Sé e della Vita Universale .

Ho constatato che eravamo molto simili... io e lei: contemporaneamente limitate e Infinite.

Io ho goduto per un attimo della sua grandezza, ho visto gli spazi profondi dai quali proveniva, mi è sembrato di sentirla ridere.

Lei si è esibita davanti ai miei occhi per lunghi istanti e poi si è spenta condividendo la mia finitezza.

cta
foto: nasa - Hyakutake Comet

Puoi leggere questo stesso post in inglese:
Shooting star

12/12/2007

sconfitta

San Francesco, sconfitta, fallimento, CroceQualche settimana fa, ascoltando Radio 24, ho sentito un giornalista dire che in un anno il consumo di cocaina in Italia è aumentato del 20%; spiegava tale fatto con l'aumentata facilità di reperimento e e la diminuzione del prezzo della sostanza, in aggiunta a una valutazione sull' attuale stato della nostra società in cui "la sconfitta è considerata insopportabile". Sono rimasta colpita da questo "insopportabile".
Sì, la Vita a volte è insopportabile. Non c'è niente da fare: la sconfitta, il dolore e altre cose, sono ineliminabili dalla nostra vicenda umana. Ma, come per tutte le nostre esperienze, siamo in grado di fare la differenza.

A nessuno piace essere umiliato, deriso, sconfitto, non considerato... ma trovo poco intelligente il pensare di risolvere un problema cacciandosi in un problema più grave, come il mitigare il senso di fallimento assumendo droga. Certo: non siamo solo intelligenza, siamo anche fragilità.

Quando ero giovane divoravo (metaforicamente!) tonnellate di libri. Nel 1977 comperai un libretto dal titolo poco allettante ma che attrasse la mia attenzione: Teologia del Fallimento, John Navone, Paoline, A Theology of Failure. Capii poco, quel tanto che bastava per mettere coscientemente il fallimento nel preventivo della mia vita come possibilità che però non avrebbe sminuito il mio valore, la mia libertà, il senso del mio essere. Libri, amici miei. Teologia del Fallimento è una Teologia della Croce.

"Solo l'AMORE
rende sopportabile l'insopportabile"
(Carlo Stancari)
cta

08/12/2007

Magnificat

Madonna, Maryam, santuario, BoccadirioE' un bellissimo CD di Mina di qualche anno fa.
E' un'esaltante composizione di Bach (che Lerner ha messo a sottofondo de L'Infedele).
"Magnificat anima mea Dominum et exultavit spiritus meus... ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes.
Quia fecit mihi magna, Qui potens est..." (Lc. 1, 46)

Generazioni di cristiani, e non, hanno letto cantato pregato studiato queste parole latine (più bello il greco e affascinante l'ebraico) che forse oggi dicono poco alle nostre moderne orecchie.

Il Magnificat è la sublime preghiera di Maryam, una giovane ebrea di duemila anni fa, in risposta alla più anziana cugina Elisabetta che la proclamava Madre del Signore.

Pensando a Lei, a ciò che avrà provato in quel momento, in cui il suo piccolo umano cuore è esploso di una Gioia Incontenibile, ho cercato di tradurre qualche versetto in un italiano familiare, semplice, corrente, per farne una breve composizione corale:

D'ora in poi i tempi e gli spazi
mi chiameranno "Felice"
Il mio Signore, Dolcezza Infinita,
ha fatto in me Cose Belle.
cta

03/12/2007

He is born!

Wished and loved since the beginning, after a long anxiety and waiting, at last Leonardo is born! That's him three hours after his birth. Regards to Stefano and a huge hug to Nicoletta: thanks for WHAT you've done. The Grandparents, the aunts, the uncles, the cousins and Ghira (a little dog) are very happy. This Lullaby is for you, Leonardo!!!

wml

english version by stoc

è nato!

Leonardo a tre ore di vitaDesiderato e amato fin dall'inizio, dopo tanta apprensione e attesa, è finalmente nato Leonardo!
Eccolo a meno di tre ore di vita.

Complimenti a Stefano e un grande abbraccio a Nicoletta: grazie per CIO' che avete fatto.

Stra-felici i nonni, gli zii, i cugini, gli amici, ... e la Ghira!
A Te, Leonardo, dedico questa
Ninna Nanna.

foto fatta da: papà (ops!)... babbo Stefano
cta

30/11/2007

la Passione

Benigni, Amore, Passione, Dio"Nell'Amore si soccombe."
"Gli ignavi sono coloro che non hanno scelto. "Dobbiamo scegliere, appartenere, prenderci delle responsabilità."
"Il mondo non lo abbiamo in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli."
"Bisogna attraversare il male."
"Dio dà agli uomini ciò che gli uomini hanno scelto."
"Amor ch'a nullo amato amar perdona: è una Legge."
"Quando si legge il Vangelo si va in manicomio."
"Non esiste amore sprecato."
"Non cercare un senso: il senso sei tu!"

Ieri sera ho sentito Benigni su Rai 1. Ne sono rimasta letteralmente stregata.
Quell'uomo possiede dei talenti straordinari, non sono certo io a scoprirlo: parlare per 2 ore, controllare l'emotività, controllare il respiro, mantenersi lucido, affrontare il pubblico da solo senza una Spalla, recitare a memoria, immedesimarsi...
Ma m'impressiona di più la sua capacità di comunicazione, la sua vitalità, il suo credo e il coraggio a mostrare le sue emozioni profonde. Geniale, artista, umile, colto, studioso...

La politica, la satira, le parolacce, i soldi... ok: questo è per far ridere o sor-ridere.

Ma il parlare così direttamente dell'Amore, di Dio, di Nostro Signore, della Madonna, dell'Eros, del Vangelo, della Gioia, della Gratitudine, della Pietà per gli altri, di S. Agostino e S. Tommaso... mi prende l'anima, mi sono sentita connessa con lui e con l'Universo intero. Teologo, spirituale, mistico, Appassionato della Vita...

Grazie, Roberto.
cta

foto: tuttobenigni.it

26/11/2007

l'inferno

"L'inferno non esiste" - dicono alcuni.
"Sì, esiste, ma è vuoto" - dicono altri.
"L'inferno è qui: basta guardare quanta sofferenza c'è al mondo e nella propria vita" - altri ancora.

L'inferno, per me, è lo stato in cui si è profondamente e totalmente infelici. In questo senso lo si può sperimentare fin da questa dimensione. Temo però che ci sia dell'altro: l'Inferno con la I maiuscola potrebbe essere (uso il condizionale perchè questo pensiero mi fa male prima ancora che lo esprima) quella dimensione, fuori dal tempo, in cui non è più possibile modificare alcunchè e pertanto oltre a essere profondamente e totalmente infelici, lo si è anche inesorabilmente ed eternamente.

La concezione di inferno come punizione data da Dio per le mie colpe mi tocca per nulla; non sono irriverente, nè senza peccato, ma punto tutto coscientemente sulla Misericordia e tanto mi basta per affrontare qualunque giudizio.
Ho paura invece dell'inferno come scelta del libero arbitrio di una creatura della cui inviolabilità Dio stesso si fa garante.

Scegliere di fare il male per stare male per sempre... mi è troppo difficile da capire...
Mi immagino un buco nero: rinchiuso in se stesso, senza comunicazione, pesantissimo, impenetrabile a tutto, anche alla Luce.
...
Qualche anno fa, poichè mi sembrava di soffrire molto, cercando conforto presso il mio amico M@urice, ponevo una domanda: "Qual è il dolore più grande da sopportare per un essere umano?"
"Il tormento della propria coscienza, ci sono degli esseri che soffrono terribilmente per questo" mi rispose Lui.
Non avevo capito. Pensavo: la perdita degli ideali, la morte di un figlio, l'alienazione da sè, il tradimento dell'amico più fidato...

Nella puntata del 20.11. Gideon di Criminal Minds, citando qualcuno di cui non ho afferrato il nome, diceva:
La tortura di una cattiva coscienza è l'inferno di un essere vivente
cta

21/11/2007

The Greatests - Piero

He has been a farmer, a carpenter, a restaurant owner, a lorry driver, a retired person.
He's a man not well-educated, unpretentious but not stupid at all. He has a hard will and an amazing memory (like Pico della Mirandola). I saw him doing really difficult things with iron, wood, glass and stones. The way he handles and keeps his work-tools has always made me curious: it seems he's graceful to these objects for the work they have done. He's strong, mighty, he looks like a three doors closet; with him we always felt safe and I thought, and I still do, that, thanks to him, we would have survived to a nuclear disaster.


He's good at tilling the soil, at cooking and at wine-making!
He's an insatiable eater, in extra-fine taste. The chicken that he cooks is excellent. He's an irreplaceable help when my mom cooks some Italian typical dishes as: "risotto coi fegatini", "baccalà alla vicentina", "coniglio alla cacciatora", "frittelle", "sarde in saor"!!!
He doesn't like priests very much, but he has his own religion: eating and eating together is sacred to him; the guest that enters in his house is holy; his family is sacred: he's very possessive towards it; the funerals as last goodbye to someone he loved or he didn't know at all is sacred.


I have never seen him staggering except for the illness of his beloved Francesco.
The old age is bothering him a lot, but it isn't going to threatening him: he wants to live until 150 years, and even more... if it is possible.


My father taught me to love THIS material life, to taste it and to find in it, anyhow, all I can. He taught me to think up any solution, to transform the things that surround me. He made me learning how to get things by intuitions, instead of using hands, eyes, books, and tools. He told me never to surrender, to be wary, to be sincere, to keep what I've said, to help who need something, to respect Life.

Well. Thank you, dad!

wml

english version by stoc

I Magnifici - Piero

padre,Uomo,giovinezzaContadino, carpentiere, ristoratore, camionista, pensionato.

Uomo con bassa scolarità, semplice ma tutt'altro che stupido. Dotato di volontà tenace e memoria mirandoliana, gli ho visto fare cose molto difficili con il ferro, il legno, il vetro, la betonata, la pietra..
Mi ha sempre incuriosito la "venerazione" con cui tratta e custodisce i suoi arnesi e attrezzi di lavoro, quasi sia loro grato per il lavoro compiuto.
Forte, possente, sembra un armadio a 3 ante; noi bambini ci siamo sempre sentiti al sicuro e io pensavo, e lo penso ancora, che con un uomo così saremmo sopravvissuti anche a un disastro nucleare.

Conosce i segreti dell'orto, della salumeria e della vinificazione.
!
Mangiatore insaziabile ma dal gusto sopraffino. Il pollo ai ferri fatto da lui é una cosa eccezionale. Insostituibile aiuto-cuoco di mia madre per la preparazione di alcuni mitici piatti: il risotto di fegatini, il baccalà alla vicentina, il coniglio alla cacciatora, le frittelle, le sarde in saor.
!!!
I preti gli piacciono poco ma ha una religione tutta sua: sono sacri l'atto del mangiare e il mangiare insieme a tavola; sacro è l'ospite che entra in casa; sacra è la sua famiglia verso la quale ha un estremo senso del possesso; sacro è il funerale quale ultimo saluto a chi gli è caro ma anche a chi non conosce.

Dalla forza morale non comune, io figlia, non l'ho MAI visto vacillare se non in occasione della malattia del suo adorato Francesco.

La vecchiaia lo disturba parecchio ma non lo intimidisce: vuole vivere fino a 150 anni e anche di più... se è possibile.

Mio padre mi ha insegnato ad amare QUESTA dimensione terrena, a sapermela cavare in ogni momento e con i mezzi che ho a disposizione, a inventare soluzioni, a trasformare le cose intorno a me, a comprendere per intuito prima con le mani e con gli occhi e poi con i libri e il goniometro, a non arrendermi mai, a essere prudente, a evitare il falso, a onorare la parola data, a soccorrere chi è in difficoltà, a rispettare la Vita.

Ok, papà! Grazie.
cta

17/11/2007

il dolore

Qualche giorno dopo (vedi post precedente) trovai un'altra frase illuminante, capitale!, che mi è rimasta scolpita nella mente in caratteri cubitali (da allora, era l'anno 1988, a tutt'oggi).

Ho capito che Dio per salvarmi dal pericolo imminente può anche by-passare le leggi della fisica e della psicologia, ma, appena sono al sicuro, mi chiede di riflettere su quanto mi è accaduto e perché. Mi chiede di imparare la lezione, di ri-prendermi la responsabilità di me stessa, di ritornare al Gioco della Vita con il mio libero arbitrio e le Cause Seconde alle quali ha consegnato "questa parte di Universo" (Battiato - lo cito di nuovo perché mi piace troppo).

Il dolore accolto con fede, redime moltitudini; vissuto consapevolmente porta conoscenza comprensione e compassione per sè e gli altri. C'è però anche un dolore "cattivo", quello che ci schiaccia e ci porta alla disperazione. Ci sono malattie che ci colpiscono proprio nella capacità di autocontrollo e di attribuzione di significati esponendoci così al dolore più crudo: l'alienazione di sè. Questo dolore va contenuto, trattato con tutti i mezzi a nostra disposizione, siano essi farmacologici, psicoterapeutici, spirituali.

Capii al volo: non ero responsabile del male che mi era stato fatto e del dolore conseguente, ma sarei diventata responsabile della mia pazzia se non correvo ai ripari cercando in fretta un aiuto medico.

La frase:
Il dolore distorce l'io.
cta

10/11/2007

panico

071019_bc_catt_grata1Stavo male, molto male. Tutto intorno a me era prigione: le mura, le persone, il mio corpo, la mia mente. Volevo scappare da qualche parte, volevo smettere di provare dolore. Cercavo la manopola della mia vita (ora direi il telecomando... mi va di scherzare anche se sto ricordando uno dei momenti più tragici che ho vissuto...) per poter spegnere un programma che non mi garbava proprio più.
Ma ero consapevole di essere ancora me. Perdurando la sofferenza e la prigione, a un certo punto entrai in uno stato di confusione, paralisi e panico che cominciava a sgretolarmi i cervello.
Ricordo vividamente il luogo il giorno e l'ora in cui ho avuto la netta sensazione dell'imminente fine: non reggevo più lo stravaso emotivo-sensoriale e avevo realizzato di dover ammazzare il corpo per mantenere integra la mia psiche. Bene, no? finalmente avrei agito! No, non bene; subitaneamente un altro pensiero mi si presentò in testa: "se ragioni così, sei già rotta, scissa, schizzata"...
Stavo diventando pazza.
...
E gli altri dov'erano? Ero sola. Erano spariti. Erano lì vicino a me ma io non li vedevo più. Erano diventati trasparenti a me esattamente quanto io impermeabile a loro.
Per Caso lessi una frase da un libro (non mio) trovato aperto sul tavolo (messo lì da chissà chi, forse un Angelo) e ad essa mi aggrappai con tutta la forza della disperazione, come il naufrago all'ultima tavola di una zattera sfasciata.
Mi stava rispondendo, mi stava indicando un criterio di discernimento, mi stava spingendo all'azione, mi resettava la mente cortocicuitata, mi restituiva la vista degli altri e l'interrelazione.
Avevo già da tempo deciso di essere buona, per scelta. Mi misi a diventare ancora più buona, per necessità.
La frase:


"Chi si rende disponibile agli altri si mantiene psichicamente sano" (E. Lukas)

mi ha salvato.
cta

06/11/2007

In-formazione

Basilica, Assisi, rosone, geometrie, BellezzaDagli scambi biochimici delle cellule alle forze gravitazionali delle galassie, dalle comunicazioni dei media alle relazioni affettive, dalle transazioni bancarie alle dinamiche intrapsichiche, dagli schemi del calcio agli spartiti musicali, dai colori di Van Gogh alle formule di Einstein, dagli articoli della Costituzione alle note della nostra agenda personale, dall'impianto fognario alle piramidi di Giza:

L'informazione
è
energia
strutturata

N.N.

foto: ilaron - Assisi, Basilica di S. Francesco

02/11/2007

la morte

In questi giorni ho detto ADDIO a due care persone: una giovane donna e un uomo molto vecchio. Anche se razionalmente si è portati a pensare che l'anziano ha vissuto comunque la sua vita mentre la giovane donna non ha avuto questa possibilità, vi posso assicurare (ma voi lo sapete già) che il dolore del distacco è il medesimo, e pur unico.
... la morte ...

L. Wittgenstein: "La morte non é un evento della vita. Non esiste una esperienza della morte".
Epicuro: "La morte non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi".

Sinceramente: non sono molto confortata da queste posizioni filosofiche.

Capisco meglio Leopardi, anzi, da giovane sposavo appieno questa sua frase:
"Se la vita è un male, perché ci viene data? E se la vita è un bene, perché ci viene tolta?"

Come Francesco di Assisi, anche Branduardi ne Il Funerale chiama la morte "sorella":
"Se viene la sera compagno non avrai, da solo farai la tua strada...
E allora la prima sarà la faina, verrà per portarti paura.
Se non la fuggirai, sorella ti sarà..."

Mi piace questa combinazione di giullari, uno del 2000 e uno del 1100... ma soprattutto mi fa bene pensare che la morte possa essere sorella (esistono però anche sorelle tremende!)

Battiato in Le sacre sinfonie del tempo ci dichiara Esseri Immortali caduti nelle tenebre, destinati a errare; nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione.
E ancora Branduardi in Rifluisce il fiume:
"Cosa dice il vecchio alla morte che in attesa sta? Non racconta poesie ma sa...
Rifluisce il fiume se la neve va, danzano le cose e la danza non finirà.
Il cerchio della vita lei a lui riunirà. E niente mai perduto va, al centro tornerà."

La vita come danza che non finisce, quindi.
Lo pensa anche Kahlil Gibran: "E quando la terra chiederà le vostre ossa, allora danzerete veramente".

Sdrammatizziamo un po':
"Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede." (Woody Allen)
"Siamo nati per morire. Se l'avessi saputo prima!" (Roberto Gervaso)
"Morire è l'ultima cosa che farò." (Roberto Benigni)

Alcune comunicazioni medianiche dicono che l'esperienza del morire è simile al tuffarsi nelle acque di un laghetto alpino; il repentino cambiamento di stato ci fa fare "fffhhh" ma poi...ci si abitua...

C'è niente da fare: io ho paura della morte e della sofferenza che la può precedere. Ho riflettuto molto. Non ho soluzioni se non ricorrendo alla fede in Yehosua:

Gv. 6,57 - Chi mangia di me vivrà per me.
Gv. 11,25 - Chi crede in me, anche se muore, vivrà.
morte, amico,incontro, distruzione, Vita EternaMa ci sono due cose che riescono ad addolcirmi il pensiero della morte.

La prima è un film.
Ricordate Marcellino Pane e Vino? Desiderava tanto vedere la sua mamma che era andata in cielo e il Cristo di legno (che il piccino nutriva sottraendo il cibo ai frati) scende dalla croce, lo abbraccia, lo fa dormire e lo porta dalla sua mamma.

La seconda è una storiella talmudica (credo, non ricordo bene la fonte):
Un giorno l'Angelo della morte si presentò ad Abramo, l'amico di Dio, e gli disse: "Preparati, devi venire con me".
Abramo un po' contrariato si rivolse a Dio e gli chiese: "Può l'Amico gradire la morte del suo Amico?"
Dio gli rispose: "E può l'Amico rifiutare l'incontro con il suo Amico?"
Forte di questa risposta, Abramo seguì tranquillo l'Angelo della morte.

L'incontro con il mio Amico più caro? Se la morte fosse questo, ci potrei anche stare...
"E ora a noi due" disse una santa sul letto di morte.
cta

01/11/2007

La Gioia

070926_ass_erem_sfranc-contempl2La Gioia é un dono dello Spirito, secondo il Nuovo Testamento, e io lo credo.

Personalmente la percepisco come una Dimensione dell' essere.
E' un Ambiente, secondo Teilhard de Chardin.
E' un Campo Vibrazionale, secondo la New Age.
Francesco d'Assisi, scalzo, steso sulla nuda roccia, a guardare le stelle, è l'immagine che più si avvicina alla mia idea di Gioia. Vorrei anch'io...
La Gioia é anche una forza, nel senso di entità agente, e Francesco infatti ne é agito nella contemplazione e nell'estasi (non le pastiglie...)
Dove trovare la Gioia?
"Vendo solo i semi" - rispose l'Angelo al contadino che al mercato chiedeva di poterne comperare un po'. (é una storiella di De Mello, se non ricordo male) Non puoi comprarla e non puoi possederla perché per sua natura non é un obiettivo. Eppure puoi sperimentarla, eccome!

Illuminante una frase di Viktor Frankl:
La felicità non é un obiettivo, é un effetto collaterale.

Insomma: ci vuole passione (direbbe Eros Ramazzotti)
foto: ilaron

29/10/2007

I Magnifici - Francesco

2_39_roccia_cescoProfumato Falegname e operaio di fonderia, cantore dalla voce cristallina, amante della montagna, appassionato di calcio e allenatore dei Pulcini.
Paracadutista Coraggioso e figlio desiderato, Papà "Cecio" e marito affettuoso, baby sitter di elezione.
Segnato dal dolore fin da piccolo, i piccoli e i deboli sono sempre stati i suoi prediletti.

Fratello mio, amatissimo.

Compagno di mille avventure!, seguace fedele del suo Imperatore. La pesca lungo il canale, il gioco del toast, i pugni sul naso (per sbaglio!...), i salti dal terrazzo, le prime furtive sigarette, le scritte sui muri, le pallonate ai geranei di mamma, le cadute dal motorino. Solo noi due possiamo capire questa lista di parole senza verbi: la nostra spensierata infanzia.
E poi la vita... quella dura degli adulti.
Francesco, dolce bambino.
Uomo Buono.

22/10/2007

un sogno nel cuore...

da un manifesto della Sagrada Familia, BarcelonaOgni uomo semplice porta in cuore un sogno,
con amore e umiltà potrà costruirlo.

Se con fede tu saprai vivere umilmente,
più felice tu sarai anche senza niente.


Se porrai ogni giorno, con il tuo sudore,
una pietra dopo l'altra, alto arriverai.

Nella vita semplice troverai la strada
che la calma donerà al tuo cuore puro.


E le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi.

Dai e dai, ogni giorno con il tuo sudore,
una pietra dopo l'altra alto arriverai.


Vivi puro e libero, non avere fretta,
con la fede e un grande amor, questo é ciò che conta!"


Musica di Donovan-Riz Ortolani; Testo di Benjamin; elaboraz. per coro a 4 voci di ilaron; solista: ilaron; Complesso Vocale Boanerges

Ascolta e canta con noi SAN DAMIANO, Ogni uomo semplice!

cta

20/10/2007

I Magnifici - Anna

1_4_mamiUna donna bellissima dalla spiccata sensibilità; nata da semplici e laboriosi contadini della Padana veneta, penultima di dieci fratelli, ha iniziato a lavorare fin da piccola rinunciando agli studi.

Tenerissima Leonessa, ci ha sempre difeso e scaldato col suo straripante affetto.
Sapendo di non poterci proteggere da tutte le durezze della vita, ci ha però ben equipaggiato affinché potessimo affrontarle con dignità e onestà.

Ha lavorato sodo con molto sacrificio pur di far studiare noi figli. Con Lei ci siamo sempre sentiti al sicuro anche nei momenti più difficili della nostra vicenda familiare.

Personalmente devo moltissimo a questa donna; sono onorata di averla conosciuta ben oltre il fatto che ne sono la figlia.

Mi ha introdotto alla ricerca delle Cose Belle, mi ha fortemente voluto musicista, mi ha incondizionatamente sostenuto nelle mie scelte anche se e proprio quando non le capiva.
Mi ha formato a suon di baci anche nelle mie ribellioni giovanili e quando pericolosamente mi stavo avvicinando ad estremismi ideologici.

Signori, ... mia madre.
cta
E qui una ricetta della mia Mami... 

16/10/2007

un altro Bach...

Richard Bach, libri, un Messia riluttante... mi riferisco a Richard, lo scrittore pilota autore del famosissimo "Il Gabbiano Jonathan Livingston".
Ne ho letto quasi tutti i libri ma il mio preferito in assoluto é "Illusioni".
Richard racconta la sua avventura con un misterioso Donald, pilota come lui. Costui fa levitare le chiavi inglesi, cammina sull'acqua e nuota nella terra; il suo Travel Air non consuma benzina e non ammazza i moscerini durante il volo...
Il sottotitolo del libro ne chiarisce meglio il tema: "Le avventure di un Messia riluttante".
E come ogni buon messia, Donald guarisce malati e muore in modo tragico.
Il bello é che anche Richard, dopo aver vissuto un po' con Donald e averne ascoltata la filosofia, diciamo così, riesce a compiere alcune di queste strane cose.
Ho incontrato questo libro molti anni fa e, ricordo, mi aveva fatto piangere perchè... perché... perché... non lo so ancora esattamente il perché. Donald assomigliava molto a Gesù ma, per certi versi, era più comprensibile, più vicino alla mia sensibilità, al mio mondo, al mio ventesimo secolo (allora!) e mi sembrava volesse dirmi (come Yehosua) che era veramente possibile vivere una vita felice, anche se con un alto prezzo da pagare. In verità era quello che volevo per me. In quel periodo cercavo spasmodicamente conferme per le scelte di vita che stavo per fare. Questo libro (Richard) me le ha fornite.

Negli anni a seguire anche i miei occhi hanno visto cose strane, che non sono spiegabili con le leggi "di questa parte di universo, del nostro sistema solare" come dice Battiato in un suo brano.
E oso dire che, pur con intensità modestissime, ho sperimentato alcuni fenomeni non-normali che Donald-Richard hanno enunciato.

Senza nulla togliere al Vero Uomo-Dio, credo che il messia, l'inviato, l'unto, il consacrato, siano dimensioni dell'uomo, di ogni uomo. Yehosua é venuto anche per ricordarci questo e darcene l'esempio.
cta

10/10/2007

Ultimo "A Dio"

dolore, lutto, pietà, addioOggi la nostra carissima Paola se ne é andata...

"Là nel paese dove te ne vai nessuno ha un cuore di pietra,
l'acqua che ti ha salvato ti porta verso il Padre.

Là nel giardino dove te ne vai i corpi non sono polvere
la linfa dello Spirito ti porta verso il Padre.

Là nella casa dove te ne vai la notte si cambia in Luce
il sangue della Croce ti porta verso il Padre.

Noi ti diciamo "a Dio", al Dio che tanto ti amò, al nostro Dio."

testo: D. Rimaud - traduz.: Costa; musica: G. A. Vanzin, per coro a 4 voci miste;
ASCOLTA E CANTA CON NOI.
Coro Boanerges

Ciao,Paola. A presto!
cta

05/10/2007

settanta volte sette

Per rispondere al quesito di Pietro sul perdono, Yehosua usa l'espressione "settanta volte sette".
Al catechismo di Prima Comunione mi avevano spiegato che stava a significare un numero grande: devi perdonare chi ti ha offeso non 7 volte bensì 70 volte il 7, cioè sempre, all'infinito.
Ho compreso meglio la curiosa espressione di Gesù e la portata del suo insegnamento quando, molti anni dopo, mi é stata spiegata la graduale evoluzione della civiltà ebraica (e nostra) circa il concetto del perdono e della convivenza sociale.

Si parte con Caino che uccide Abele. [siamo 1 a 0].
Dio (in Genesi 4,15) dice: "Chi uccide Caino subirà vendetta 7 volte" [1 a 7].
Lamech (in Genesi 4,24) dice: "Se Caino sarà vendicato 7 volte, Lamech lo sarà 77" [1 a 77].
Mosè ( in Lev. 24,20) fa un salto qualitativo notevole: ferma l'escalation di Lamech e riporta la vendetta a una dimensione meno distruttiva: "Occhio per occhio, dente per dente" [come dire: basta il rapporto 1 a 1].

Già a questo punto si capisce che:
Caino non é IL PIU' CATTIVO;
Mosè é tuttaltro che BARBARO (come pensavo io a causa della crudezza della sua Legge del taglione); Lamech é una figura misteriosa, inquietante, luciferina...

Però il bello (e il massimo!) arriva con Yehosua:

"Maestro, quante volte devo perdonare il mio fratello? Fino a 7 volte?" (Mt 18,22)
"E' stato detto dagli antichi dente per dente MA IO VI DICO: ... (Mt 5,38)"

Non ti vendicherai in rapporto 1 a 77, nemmeno 1 a 7, neanche 1 a 1. Ma non basta: perdonerai! E non 1 volta, nemmeno 7, neanche 77, bensì settanta volte sette.

Dice bene Diego nel post precedente.
Se l' Uomo-Dio perdona 70x7 allora noi potremo SEMPRE recuperare la nostra integrità. Qualunque errore facciamo, anche il più grave, avremo sempre Futuro.
cta

04/10/2007

Sturmtruppen

Dio, Sturmtruppen, riflessioneAi tempi del liceo ricordo che i miei compagni si divertivano con questo fumetto e una frase in paricolare era diventata un po' l'emblema della vita scolatica con le sue noiose lezioni e le sue fastidiose interrogazioni...
A quei tempi cominciava per me la "tortura" della ricerca di senso e significato per la mia vita, una realtà che mi trovavo tra le mani senza capire il cosa, il come, il perchè. Si profilava al mio orizzonte anche un "tremendo" personaggio: così allora percepivo Dio, uno - pensavo - che mi avrebbe dato del filo da torcere. Era il 3 gennaio del lontano 1980 quando trascrivevo sul mio mitico diario la frase sbirciata dai giornalini dei miei compagni, commentandola però a modo mio, per quello che stavo vivendo in quel periodo:



"Infatti. Dio é... INEVITABILE."
cta

03/10/2007

dolore e colpa

"Un grande dolore trattiene una grande colpa" (L. Hay)

Non é possibile schivare il dolore. Fin dai primi anni della nostra vita impariamo cose importanti grazie al dolore: non si mettono i ditini dentro ai buchi delle prese elettriche, non si toccano le pentole con l'acqua bollente, e così via.

La sofferenza però ha una connotazione in più rispetto al dolore: é anche emozione, é carica della nostra personale percezione del dolore.
E qui mi riferisco (come anche la Hay) soprattutto a quella particolare sofferenza che noi stessi ci infliggiamo quando siamo divorati dal senso di colpa; quando ci lasciamo imprigionare dalle esperienze del passato e permettiamo ad esse di torturarci ancora nel presente e, forse, per sempre; quando non riusciamo a perdonarci perché nessuna espiazione può restituirci la nostra integrità...

Perché crediamo di meritare di soffrire? Perché facciamo soffrire noi stessi? Perchè pensiamo di dover imparare attraverso la sofferenza?

La sofferenza é una grande (ed efficace) maestra delle lezioni che dobbiamo imparare in questa dimensione... ma non é l'unica: si può apprendere anche attraverso la Gioia.
E noi, in moltissimi casi, possiamo scegliere.

"Dio é FUTURO per tutti, settanta volte sette"(Diego, 29/08/07)
cta

01/10/2007

un pianoforte per amico

Il mio carissimo Hermann. Tutto tarlato. Ha subito 3 traslochi sotto la pioggia. Ha ospitato una tana di topolini (in quel periodo abitavamo in una topaia... mai modo di dire fu più realistico!). Ha sopportato i primi incauti pestaggi di una bambina decenne e quelli intensi e vigorosi di una diplomanda. Si é visto smontare pezzo per pezzo, sparso sul pavimento della stanza, da una ilaron colta da un raptus di curiosa conoscenza della sua meccanica...
Fedele presenza, mi é stato compagno di duri sudori e intense gioie, di sforzo fisico e stravasi emotivi. Coach intransigente della disciplina musicale ed esistenziale. Strumento di formazione del carattere, della volontà, del controllo psicomotorio. Il primo a sentire le mie composizioni, il primo a tradurre le mie creature mentali in realtà sonore. Devo molto a lui.
Ma gli sono grata soprattutto perché mi é stato rifugio quando piangevo adolescenziali lacrime immotivate che non avrei potuto far vedere e spiegare a nessun altro. Dolcissimo amico.

23/09/2007

la mia torta preferita

ingredienti_torta_di_mele, di ilaron su flickrTORTA DI MELE ROVESCIATA - Per 6 persone
Prepara sulla tavola tutto l'occorrente:
per la farcitura:
gr. 500 di mele;
gr. 50 di burro; gr. 50 di zucchero;
per la pasta: gr. 250 di farina; gr. 60 di acqua; gr. 125 di burro; 1 pizzico di sale; 1 cucchiaino di zucchero;
arnesi: una terrina per contenere la pasta a riposo; un tagliere; una terrina per mettere le mele tagliate; un piccolo contenitore per sciogliere il burro; una tortiera; un mattarello; carta da forno; il piatto di portata finale.

Prepara una pasta brisée impastando velocemente la farina, il burro, l'acqua fredda, il pizzico di sale e il cucchiaino di zucchero.
torta, mele, forno
(Consiglio: uno dei segreti della riuscita é che l'acqua sia proprio fredda. L'impasto é all'inizio appiccicoso, aiutati eventualmente con altra farina, deve risultare una palla omogenea)

Metti a riposare la pasta e intanto sbuccia le mele e tagliale a spicchi. Posiziona la carta da forno sulla tortiera, imburrala con poco burro fuso (aiutati con le dita) e spolverizzala con la metà dello zucchero. Cominciando dalla parte più esterna, disponi gli spicchi di mele come i petali di un fiore sino ad arrivare al centro. Spolverizzale con il resto dello zucchero e versavi sopra il burro fuso rimanente.
Spiana la pasta (alcuni dicono che la pasta brisée va spianata bisogno di sfiatare) e poi inforna a 2 e poi ripiegata su se stessa in tre parti per 3 volte consecutive) e ricavane un disco con cui coprire le mele. Con una forchetta o uno stuzzicadenti fai diversi buchi sulla pasta (poiché ha070928_tav_torta_fin20° per circa mezz'ora ad una altezza media (bisogna conoscere il forno...). Con un piatto di portata appoggiato alla tortiera, capovolgi il tutto; ora la tortiera é col fondo in alto, levala e togli delicatamente la carta da forno; ora le mele si troveranno nella parte superiore come nella foto.

Buona degustazione! E' meravigliosa sia calda che tiepida che fredda.
(Sfido, io! E' piena zeppa di burro)
cta

22/09/2007

La Luce

nuvole, luce, raggi, cieloLuce: fenomeno elettromagnetico, costante fisica.
c (celeritas, velocità della luce)= 299.792.458 m/s

Wikipedia


"... perchè, le gioie del più profondo affetto o dei più lievi anditi del cuore sono solo l'ombra della luce. ... perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri, o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa, sono solo l'ombra della luce"
F. Battiato

Per vedere la Luce bisogna essere al buio. Se invece ne sei avvolto non la puoi vedere. E' la Luce conoscibile? E' possibile sapere che siamo nella Luce? Sì, quando ci scopriamo Illuminati.
ilaron


"La Luce é l'ombra di Dio"
A. Einstein
cta

18/09/2007

La Festa Bomboniere

La Festa Bomboniere, Prato, cerimonieLa Festa Bomboniere, Prato, cerimonieBattesimo, Prima Comunione, Cresima, Matrimonio, Compleanno, Laurea!... La nostra vita è fatta di giorni ordinari e di alcune tappe straordinarie; nei momenti veramente speciali desideriamo fare festa con parenti e amici; vogliamo manifestare la nostra gioia con le persone che amiamo e che ci sono care. Gli esseri umani nutrono e si nutrono con l'affetto, la condivisione, la convivialità, lo stare insieme serenamente. Se abiti a Prato, e dintorni, le mie amiche Gloria e Anna potranno esserti utili per l'organizzazione delle tue Feste più belle: bomboniere, gadgets, oggettistica, confezionati con gusto stile e manualità straordinari. Per informazioni telefona al numero in foto oppure scrivimi.
cta

11/09/2007

Buon Compleanno, Piccola Lella!

compleanno, Nine Eleven,Oggi ilaron spegne mezzo secolo di candeline!
Evviva!!!


Ma d'ora in poi ho deciso che rispetterò il codice della strada: non oltrepasserò più i cinquanta! ... mmmh

A parte gli scherzi, dopo la tragedia delle Torri Gemelle non sono più riuscita a festeggiare questo giorno come prima del 2001.
Il Nine/Eleven è ormai diventato il moderno emblema della Morte Sterminatrice, quella che finora ci raffiguravamo con mantello, cappuccio e falce. Difficile gioire con questo Spettro alla ribalta.
La Vita é sacra anche quando é dileggiata, vilipesa, stroncata. Questo giorno mi spinge a rinnovare il mio impegno a viverla al massimo, ad onorarla, ad apprezzarla anche e proprio per quelli ai quali é stata rubata.

cta

aiuto reciproco - scambio link

Lo scambio link è un modo per conoscere e far conoscere la propria rete di amici.

Secondo me lo scambio però
deve essere alla pari; forse non tutti sanno che le pagine non hanno lo stesso pagerank (di solito la home ha il pagerank più alto), e alcuni servizi (come technorati, ad esempio) contano soltanto i link della home, escludono le directory e le pagine secondarie.
E' però bene ricordare che essere linkati da un blog con
PR più alto del nostro porta vantaggio comunque.

Personalmente credo nell'aiuto reciproco per dare visibilità ai nostri lavori; non sempre il pagerank dà l'esatto valore di un blog; ci sono dei blog splendidi a
PR 1 o addirittura 0.
Se anche tu vuoi essere inserito in questa lista, linka questa pagina in una analoga pagina del tuo blog o sito. Se invece vuoi essere inserito nella mia home page, nella sezione AMICI MIEI , fai lo stesso anche tu.


Per gentilezza, lascia un commento. Grazie.
ECCO I MIEI PREFERITI:



ScuolaOlla di Olga Doubasova e Laura Baradello
Gnost Nuova Energia Trasformazione Energetica Terapia Guaritrice Medicina Quantistica Salto Quantico Ascensione Andare Oltre

Finalmente un metodo pratico per realizzare i desideri della tua Anima

autostima personale il blog di Francesco, un titolo che è un programma.

spartacus libero ottimo blog.

gianluca pistore merita

Il Segnalatore Blog di Mr. Segnalatore, offre un servizio di scambio link.

Il Blog di Alessio un blog importante

mira-mare.net da vedere

il poeta bianco un poeta, appunto!

amoreluce.com da vedere

un Grande!



cta


06/09/2007

Homo Viator

Uomo, Dio, Bellezza, canto, entusiasmo, Vita, strada, sentiero, percorsoEravamo giovani entusiasti membri di un coro e consapevolmente cantavamo la Bellezza, convinti, come Dostoevskij, che "La Bellezza avrebbe salvato il mondo".
In quel periodo, tra le altre cose, mi sgorgò dal cuore
la poesia del post precedente con la quale intendevo celebrare l'Amicizia e Noi Amici.

Audace Guerriero ero io, la più intraprendente. Piccola Lucciola si chiamava veramente Chiara. Profumato Falegname era mio fratello che faceva proprio il falegname e odorava sempre di buon legno lavorato. Gufo Saggio era mia sorella, la coscienza critica dell' intero gruppo. In Giullare Felice ci identificavamo un po' tutti mentre Cuore Matto aveva veramente subito un intervento chirurgico al cuore. Fiorivendola Strana era la nostra concreta tesoriera e Pagliaccio Sorriso doveva il suo soprannome allo straripante costume (e annesso trucco) col quale si era presentato ad una festa di carnevale. E poi c'era Yehosua, il Candido Agnello, sempre in mezzo a noi.
Con sentiero e futuro e morte e notte.

Questo breve testo che consideravo il nostro poetico ritratto, nonostante una metrica sconnessa ed assonanze strane, riusciva a trasmettere movimento, immagini, colori, odori. Qualche tempo dopo mi resi conto che esso era pregno anche di contenuti simbolici che andai via via decifrando.

Homo animosus, Homo festivus, Homo faber, Homo sapiens, Homo cantor, Homo patiens, Homo oeconomicus, Homo ludens...
Sono archetipi, modelli, stati, tappe, dell' Homo Viator che, proteso verso la realizzazione di sé e la Pienezza, va incontro all' Homo Deus.

Che stranezza!: l'Agnello, pur essendo l'ultimo personaggio della filastrocca, é in testa a tutta la Compagnia.
Sgozzato.

cta

29/08/2007

La Compagnia dell'Agnello

Agnello, Sacrificio, Redenzione, MitezzaAMICI

Audace Guerriero avanzava sicuro

Piccola Lucciola rischiarava il sentiero

Dalle spalle di Profumato Falegname
Gufo Saggio scrutava il futuro
con occhi larghi perchè nera é la notte

Giullare Felice cantava quanto é vera la Morte
con Lei Cuore Matto giocava
a cucù

Fiorivendola Strana scherzava
con Pagliaccio Sorriso

Li precedeva il Candido Agnello
... Sgozzato.

ilaron, 20 febbraio 1985
cta

19/08/2007

Fragile

Strofe in rima baciata, scelta curata del sostantivo e del suo verbo (geniale), ritornello breve e ripetitivo.
Melodia semplice, quasi nenia, che varia sulla lunghezza e l'altezza della nota finale (geniale).

Con una manciata di parole e una manciata di note si compone una canzone che fa vibrare le corde più profonde del cuore a prescindere dal nostro stato d'animo di partenza. Com'é possibile?
Gli Artisti sono tali proprio perché riescono a fare questo.

Chi di noi non ha fatto esperienza delle delusioni d'amore? Si comincia presto da adolescenti ma si può continuare anche dopo: dopo 2-7-28 anni di matrimonio o di convivenza.
E non c'é solo il tradimento: anche la malattia e la morte possono portarci via il grande Amore della nostra vita.
Il tradimento distrugge la fiducia. La morte chiude inesorabilmente ogni esperienza, anche la più bella. Cosa sia meglio, non so. Con la rabbia o con un dolcissimo ricordo, in ogni caso restiamo SOLI. Soli e fragili.

E quanto più l' affetto é profondo, altrettanto lo é il dolore della sua perdita.
Dolore profondo. Cupo. Sordo. Opprimente. Invasivo. Obnubilante. Rabbioso. Struggente.

E allora?
E' dura... Per chi tocca, é dura
Ma é possibile farcela

per Te, Undercoverman
per Te, CicognaNera

15/08/2007

Meravigliosa Mannoia

fragilità, bisogno, Amore, solitudineFragile
Mai nessuna meraviglia potrà più toccarmi, mai nessuna comprensione potrà mai guarirmi

mai nessuna punizione sarà più severa, mai nessuna condizione sarà mai più vera

Se il mio cuore avesse fiato correrebbe ancora, e invece resta lacerato dentro una tagliola
quale grado di stupore potrei superare, quale tipo di dolore potrei consumare

Non ho più te, sono sola al mondo, non ho più te, buio più profondo

È un altare di ricordi questa stanza nera, sacro luogo di promesse per la vita intera
quanto nitido rancore dovrò cancellare, quale livido silenzio dovrò sopportare

Non ho più te, sono sola al mondo, non ho più te, buio più profondo. Non ho più te, sono fragile perché, non ho più te.

Sono fragile perché sono un nido caduto, sono fragile perché non ho più te.
Sono fragile perché sono seta nel fuoco, sono fragile perché non ho più te.


Non ho più te, sono sola al mondo, non ho più te, buio più profondo.

Dedicato a tutti coloro che soffrono per amore e per abbandono
cta

12/08/2007

Johann Sebastian Bach

Bach, musica, genio, BellezzaUomo eccezionale e genio strepitoso dalla vita alquanto tribolata. La sua musica, studiata eseguita ascoltata, ha contribuito alla mia formazione umana e artistica.

Capace di commuovermi fino all'inverosimile evocando dentro me tutta la gamma delle emozioni, la musica di Bach mi rasserena sempre. Anche se sto ascoltando la Matthaeus Passion, il mio fondo più profondo inneggia alla Vita e alla Gioia.
La musica va oltre le parole: le usa ma non ne é vincolata; nel finale della Matthaeus (l'aria "Wir setzen dir") sta celebrando la morte di Yehosua (esattamente la deposizione nel sepolcro) eppure trasmette una ebbrezza carica di Vita che rasenta l'esaltazione euforica, l'estasi!

Mi sono domandata come questo sia possibile e, finora, ho trovato un'unica risposta:

LA BELLEZZA, in tutte le sue forme, CELEBRA LA VITA E LA VITA SOLTANTO.


Grande architetto e ingegnere della forma musicale, é capace di saziare anche la mia parte razionale mentre nutre quella emotiva.

Matthaeus Passion, Magnificat, I concerti Brandeburghesi (soprattutto il 4° e il 5°), le Opere per clavicembalo, le Opere per organo, [... é inutile continuare: é immenso] sono capolavori che vanno ascoltati con la partitura davanti.
E' talmente densa la sua costruzione musicale (la sua poetica) da rendere necessario l'uso della partitura per seguirla appieno: ad ogni ascolto scopri un elemento nuovo, che prima ti era sfuggito; rivivi emozioni antiche e pur nuove; ti balza agli occhi un aspetto strutturale che collima con la tua anima!


Studiando Bach si impara di tutto: il colore del suono, le alchimie dei timbri, la concertazione dell'orchestra, le capacità fisiche dei vari strumenti musicali che Lui sa far esprimere al massimo delle possibilità, le leggi logiche della simmetria, imitazione, diminuzione, somiglianza, diversità, inversione, ripetizione, alternanza...


Da giovane dicevo: "Vorrei poter dirigere il Quinto Brandeburghese e poi morire". Ero sincera. Non sono ancora morta e non dirigerò mai più perchè sono troppo vecchia.

Se mi liquefo (e giustamente) quando ascolto Mango e la Mannoia... immaginatevi cosa mi succede quando ascolto Bach.
Come una droga.
cta

geolocalizzatori

Ho usato MapLoco per poco tempo poi l'ho levato perchè mostrava soltanto le visite del giorno corrente. Neo Heart resta il mio preferito in assoluto (ma é free solo per 14 giorni).
Geovisite non é male. Offre 3 possibilità: GeoMap, GeoCounter, GeoGlobe. GeoMap, come MapLoco, mostra solo il giorno corrente però, a differenza di MapLoco, nell'amministrazione del widget é possibile vedere le città dei visitatori. Rigorosamente free per sempre, almeno credo... L'amatissimo Clustr non si tocca!

cta

06/08/2007

fare miracoli?

"Certamente! - direbbe Yehosua - ma dipende dalla fede"
"Eh sì - dico io - se sto a quanto scrivono alcuni autori del nostro tempo"

Ci sono infatti dei signori che rischiano libri dai titoli estremamente audaci.
Mi sovvengono alla mente (ma non sono mica gli unici) :

Dyer - Come fare miracoli nella vita di ogni giorno, Tea
Hurnard - La scuola del sacro prodigio, Gribaudi
Wilde - Miracoli
Un corso in miracoli - della Foundation for inner peace

Certo la gente può scrivere ciò che vuole; sta a noi discernere tra la pula e il grano.
Esistono i ciarlatani ed esistono gli Illuminati.

Ma ha un senso oggi la parola "miracolo"?
Io stessa, dalla giovanile formazione razionalista, scientista, illuminista, ho dovuto fare a botte con me medesima per arrivare a far posto nel mio vocabolario alla parola "miracolo".
D' altra parte non posso negare una parte della mia esperienza soltanto perchè non ho trovato una disciplina scientifica di riferimento in grado di spiegare tutti i fenomeni che accadono nell'Universo e nella mia povera vita.
Se un fenomeno l'ho vissuto, come faccio a negarlo senza cadere nella disonestà intellettuale?
Se oggi nego ciò che mi é accaduto mi chiudo alla possibilità di capirlo un giorno.
C'é differenza tra MISTERO e ASSURDO.
Sto bene attenta a non fare confusione: tante cose misteriore si sono poi svelate lungo la mia vita, e ciò che é oscuro ora, in egual modo, domani potrebbe diventare luminosissimo ai miei occhi (e anche alla scienza).
L' esperienza é superiore alla teoria esattamente come la Vita é superiore alla mia limitata esperienza.

Oh! ... dipende anche dal personale significato che diamo alla parola miracolo..
In ortopedia amputano la gamba a due persone: uno maledice e l'altro benedice; uno dice: "ho perso una gamba"; l'altro dice "Grazie Madonna, me ne rimane ancora una!".
Sta di fatto (mio) che il m i r a c o l o é una Legge dell'Universo. Un giorno forse la scopriremo e la teorizzeremo scientificamente.

Nel frattempo, e in tutti i tempi, ci sono alcuni tra di noi che la sanno usare a beneficio proprio e altrui.

E... se... si potesse imparare?
cta

03/08/2007

Ama ciò che hai e avrai di più

Ma non é stato nè semplice nè facile. All'inizio odiavo quel lavoro e quel posto di lavoro. La Vita mi aveva messo là ma io non ero per niente d'accordo e pensavo sempre: devo andarmene, devo cercare altro, qui muoio.
Nel libro della Hay trovai scritto (sono parole mie ma rendono l'idea della scrittrice americana) : "Non ti piace il tuo lavoro? Vorresti cambiarlo? Non ti senti gratificata? Comincia ad amarlo! Così facendo darai all'Universo la possibilità di prendersi cura di te a di aprirti nuove prospettive"
Beh: sono passati 17 anni e sono ancora là, ma ora riconosco che quel posto di lavoro é stato una delle più grandi benedizioni che la Vita mi abbia elargito. Amo quel posto, amo quella gente.
E così ilaron ha scoperto, sperimentandola sulla propria vita, un' altra Legge dell' Universo:
Ama con passione ciò che hai e avrai sempre di più.
Sfòrzati di vedere il Bene in ogni situazione e il Bene si farà vedere da te.
Neanche la Hay ha scoperto alcunché di nuovo. Non dicevano forse gli Antichi:
"Bonum est diffusivum sui"?
Ma rendo merito a Lei di avermelo ricordato con "exusia" in un momento della mia vita in cui ero completamente stravolta. Grazie, Louise.
cta

02/08/2007

Preziosi collaboratori...

colleghi, lavoro, motivazione, squadra, team... e colleghi eccezionali.

Dovrei metterli tutti ma alcuni si "vergognano" di essere immortalati nel web.

Io invece sono onorata di averli conosciuti e di poter lavorare ogni giorno con loro.

Il posto di lavoro é sempre duro ma... stiamo costruendo una squadra dove c'é posto per l'amicizia, la condivisione, l'aiuto reciproco, l'entusiasmo, la generosità vera.
Così facendo stiamo diventando sempre più credibili ai nostri occhi e a quelli altrui.
GRANDE SECONDA!

collaborazione, obiettivo, fiducia
Sì! Dovete sapere che la mia é la Seconda Unità Operativa di un'Azienda (che ovviamente non vi nomino) e sto pensando ad uno slogan che ci rappresenti...

Me ne sono venuti in mente almeno due.

Uno molto presuntuoso:
"Seconda... a nessuno"

e un altro più scherzoso ma di difficile comprensione (infatti nessuno ride quando lo dico) :
"Seconda e ... Contorna!" E almeno voi, l'avete capita? ... Va be'.

PS - Fabrizio, quanto sei brutto!

Altre foto le metterò sul sito.
cta


29/07/2007

Non bussate: è già aperto - Ernesto Oliviero

Sermig, Ernesto Olivero, giovani
Questa domenica, alla Messa, c'era Luca 11, 9

Bussate e vi sarà aperto.

Qualche giorno fa, al santuario di Boccadirio, per quegli scherzi strani della vita che ho imparato a riconoscere come sincronicità, venivo attratta dal titolo di un libro di un perfetto sconosciuto autore:

Non bussate: è già aperto.

Ho pensato: chi é costui che non teme di sovvertire una frase del Vangelo?
Beh, quello sconosciuto era Ernesto Olivero, che ha fondato il Sermig, che ha trasformato l' Arsenale di Torino in un luogo di PACE, che ha consegnato la sua vita a Dio.
Che coraggio, che forza! Perché bussate? E' già aperto...

29/07/07
cta

25/07/2007

io sono una tifosa

Parola, guarigione, Bloch- Quando si chiude una porta, se ne apre un'altra 
- Scegliere il proprio mondo 
- Non arrendersi cinque minuti prima del miracolo 
- Non siamo mai veramente soli 
- Dare é ricevere 
- Un cuore infranto é un cuore aperto 
- La sfida del cambiamento 
- Siamo noi a fare la differenza 
- Procedere anche se si sente paura 
- Fa' quello che ami: l'Universo si prenderà cura di te 
- Non tutti i mali vengono per nuocere 
- Risanare la propria vita 
- Siamo ciò che pensiamo 
- Non giudicare 
- Servire
- Chiedi e ti sarà dato 
- Cercare la propria Sorgente

Douglas Bloch - Crisalide, 1993


Sto pensando a te, undercoverman ... chi ti può raggiungere nel luogo di dolore in cui ti sei (o ti hanno) imprigionato? Solo tu puoi fare qualcosa per te stesso, ora.
Noi però facciamo il tifo per te, un tifo sfegatato.
cta


libri, libri, libri... e altro