Ho sentito il Fuoco.
Eppure sono convinto che c'è di più, molto di più.
Ho necessità di dire cosa vivo dentro ma non so spiegare nemmeno a me stesso il grande Mistero che mi abita, ci abita tutti.
Il nostro cielo non è certo sgombro di nuvole eppure la Gratitudine è più forte.
"Chi se lo immaginava di vivere così..."
Non pensavo che la vita potesse essere così meravigliosa, sorprendevole (...neologismo appena inventato), così ricca e profonda, creativa e intelligente.
Certo, se credo che la VITA è DIO, quanto sto dicendo può sembrare scontato...
Ma per me non lo è.
Lo sto scoprendo di giorno in giorno, in questi anni della maturità e dell'equilibrio così tanto agognati.
Non riesco ad esternare il sentimento forte che provo: complesso, ricco, vivace, molteplice, nuovo e antico..
Ma sopra tutto e tutti emerge chiaramente una parola coagulante e coesiva di tutto il mio vivere: GRATITUDINE.
Chiedo, ancora chiedo, sempre di più: voglio assaporare, sondare, possedere questo Mistero che mi possiede, questo Sguardo che mi osserva, ricambiare questo Amore con eguale intensità, con eguale onore.
Fontale e Corrisposto, Genitor e Genitus mi stanno finalmente svelando il Terzo.
Mi sembra di sentirTi e di vederTi: sei Pura Contentezza, l'Ebbrezza fatta persona.
Non è possibile narrarTi: al Tuo contatto la mente si spegne.
Non resta che viverTi.
E tu, Piccolo Amore, Medicina e Nutrimento, mano del Vasaio, ago del Tessitore... chi sei?
Ciliegina su di me."
ros
31 luglio 2004
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