Il musicista ha una finestra sulla vita che gli scorre parallela come un film,
sente vibrazioni sconosciute e vuole mettertele in piazza, senza parole.
Poi racconta di un amore mai vissuto e quando sogna non ha nome e non ha età,
e vive con lo sguardo incuriosito di una misteriosa razza, senza colore.
Vedi che gente allegra che tiene il tempo con le mani,
che tiene il mondo tra le mani e poi regala l'immaginazione a te.
Rotaie: oltre la linea di confine,
rotaie: fosforescenti nella scia,
rotaie: inargentate dalla brina,
e domattina ti pianterò nel cuore una canzone.
Il musicista ha il suo barometro cangiante e quando vuole trasfigura la realtà,
e gira gli occhi in fretta e con un lampo rappresenta la tua vita, che tu nascondi.
Poi accende un desiderio inconfessato e ti stupisci di pensare come lui,
quando tieni un sogno molto stretto e lo rigiri tra le dita, e poi ti accendi.
Vedi che gente strana che alza nel cielo le sue mani,
si stringe forte con le mani e poi regala un altro desiderio a te.
Il musicista prende, archivia, muore e rinasce, si innamora di sè e poi vola, vola...
Enrico Ruggeri, Gli Occhi Del Musicista (2003), Gli occhi del musicista.
cta
Nessun commento:
Posta un commento
Info sulla Privacy
Qual è il tuo pensiero su questo argomento? Mi piacerebbe conoscerlo...