Dopo mille peripezie, finalmente arrivo a casa di Sil.S.
Sono le 21.00 circa e vedo "Bullo" per la prima volta.
E' molto timido, per prenderlo da sotto il divano dobbiamo usare la scopa (solo come invito!).
E' poco espansivo anche con i suoi attuali compagni di avventura, Kushi e Morgana, 2 gattini neri della sua stessa età.
Sil. mi spiega tutto di lui, mi porge il libretto veterinario e mi spiega la sua situazione.
Questa prima foto vede me strafelice ma "Bullo" neanche un po'.
Tra me e me penso: hm...
Metto "Bullo nel trasportino", Sil mi regala il gioco preferito e il prediletto cuscinello rosso affinchè il micio possa sopportare il trauma di questo ulteriore cambiamento.
In auto "Bullo" piange sconsolato, non riesco a calmarlo, nè con la voce dolce nè con la voce dura.
Tra me e me penso: urca, qui si mette male, farò nottolata, disturberemo tutto il condominio, dovrò riportarlo indietro.
Non so cosa fare, anch'io sono sopraffatta dalle emozioni! Sto guidanto e urlo, sì urlo, a ripetizione e più forte del suo lamento: "Smettila, basta!"
Forse troppo provato e arreso agli eventi, lui smette di miagolare e si chiude in un mutismo che durerà per il resto del viaggio.
Il mio pensiero corre a P@nther ... Ti prego, fai qualcosa, aiuta me e lui.
cta
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