14/03/2009

il fattore esse

diavolo, sfortuna, fattore, pensiero positivoDopo il fattore x ho pensato: perchè non fare un trattato di algebra?
Poi, siccome non me la ricordo tanto bene, l'algebra, mi sono detta: " ma sta un po' quieta, va'... è meglio che ti butti sugli 883."

FATTORE S, dove "s" sta per s...., è un pezzo dell'album "La Donna, il Sogno e il Grande Incubo (1995). Tale album mi è rimasto impresso, vuoi per il particolare periodo che stavo vivendo (credevo di essere tornata giovane), vuoi perchè non si vive di solo Palestrina e Bach...
Ricordo e ascolto ancora volentieri quasi tutti i brani, soprattutto "TI SENTO VIVERE" che è il migliore, secondo me, e che meriterebbe un post a sè.

Ma ora desidero soffermarmi su questo testo leggero, in stile Pezzali, che dà comunque voce a un reale aspetto della mentalità giovanile fatalista: l'essere sfigati.

Personalmente non credo alla sfortuna: "Homo artifex fortunae suae" diceva il console Appio Claudio Cieco (e anche Lucrezio).
Ma, da giovane, qualche volta è capitato anche a me di pensare: sono nata s...... (.)
In effetti quando le cose ci vanno storte, nonostante l'impegno e la volontà profusi, e non riusciamo a capirne il perchè, è facile pensare all'esistenza di un elemento contrario che si insinua nell'equazione della nostra vita. La nostra vita non è esplicabile con una equazione matematica, (... o forse sì?...) ma se lo fosse, voglio sperare che siano altre le variabili incidenti e non proprio la sfiga!

Secondo la filosofia del Pensiero Positivo ( non solo: anche S. Paolo la pensava così), gli eventi ci accadono perchè siamo noi ad attirarli nella nostra esperienza in base alla frequenza e alla forza dei pensieri che ospitiamo nella nostra mente. Se ciò è vero, allora cambiando i pensieri possiamo cambiare gli eventi che dal futuro stanno per venirci incontro. Questo è il sostanziale motivo per cui dovremmo pensare "positivo" (e Jovanotti dove lo mettiamo?).

Questo Povero Diavolo (è proprio il caso di chiamarlo così) è un mimo che ho incontrato sulla Rambla a Barcelona. Era sconsolato; non so il perchè, forse aveva preso pochi soldini, forse il trucco troppo pesante lo opprimeva... Sembra ben impersonare il fattore esse.
Spero solo non fosse anche milanista...
E tu che leggi, conosci altri fattori? Io ne ho in mente un altro di cui non posso fare a meno. In un prossimo post lo scriverò
cta

1 commento:

  1. ....la vita mi stupisce sempre ,evito di pensare ad alta voce ( quando ci riesco)perchè poi le cose diventano vere ...la vera magia è nel guardare la vita sempre come la vedrebbe un bambino ..non esiste la s...ma una reale combinazione di eventi che sottendono ad altri che noi non possiamo vedere , finchè non ci attraversano la strada ...; scusa la mega confusione!!un abbraccio

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