E' un'esaltante composizione di Bach (che Lerner ha messo a sottofondo de L'Infedele).
"Magnificat anima mea Dominum et exultavit spiritus meus... ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes.
Quia fecit mihi magna, Qui potens est..." (Lc. 1, 46)
Generazioni di cristiani, e non, hanno letto cantato pregato studiato queste parole latine (più bello il greco e affascinante l'ebraico) che forse oggi dicono poco alle nostre moderne orecchie.
Il Magnificat è la sublime preghiera di Maryam, una giovane ebrea di duemila anni fa, in risposta alla più anziana cugina Elisabetta che la proclamava Madre del Signore.
Pensando a Lei, a ciò che avrà provato in quel momento, in cui il suo piccolo umano cuore è esploso di una Gioia Incontenibile, ho cercato di tradurre qualche versetto in un italiano familiare, semplice, corrente, per farne una breve composizione corale:
D'ora in poi i tempi e gli spazi
mi chiameranno "Felice"
Il mio Signore, Dolcezza Infinita,
ha fatto in me Cose Belle.
cta
mi chiameranno "Felice"
Il mio Signore, Dolcezza Infinita,
ha fatto in me Cose Belle.
cta
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