Sì, la Vita a volte è insopportabile. Non c'è niente da fare: la sconfitta, il dolore e altre cose, sono ineliminabili dalla nostra vicenda umana. Ma, come per tutte le nostre esperienze, siamo in grado di fare la differenza.
A nessuno piace essere umiliato, deriso, sconfitto, non considerato... ma trovo poco intelligente il pensare di risolvere un problema cacciandosi in un problema più grave, come il mitigare il senso di fallimento assumendo droga. Certo: non siamo solo intelligenza, siamo anche fragilità.
Quando ero giovane divoravo (metaforicamente!) tonnellate di libri. Nel 1977 comperai un libretto dal titolo poco allettante ma che attrasse la mia attenzione: Teologia del Fallimento, John Navone, Paoline, A Theology of Failure. Capii poco, quel tanto che bastava per mettere coscientemente il fallimento nel preventivo della mia vita come possibilità che però non avrebbe sminuito il mio valore, la mia libertà, il senso del mio essere. Libri, amici miei. Teologia del Fallimento è una Teologia della Croce.
"Solo l'AMORE rende sopportabile l'insopportabile"
(Carlo Stancari)
cta
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